Hai mai pensato alla fuga?

7 Ott 2015 - bagno, pavimenti e rivestimenti, piastrelle, Ristrutturare casa, Ristrutturazione casa (, , , , , , , , )

 

Non parliamo della fuga verso un paese esotico, non della voglia irrefrenabile che ogni tanto ci assale di abbandonare tutto e tutti e di passare il resto della nostra vita su un’isola deserta. Vogliamo invece parlarvi della fuga tra le piastrelle, quel reticolo apparentemente insignificante, ma che, in realtà, nasconde tante sfaccettature.

Un tempo le fughe erano considerate solo come il luogo dove si annidava lo sporco tra le piastrelle, ma almeno questo problema sembra risolto grazie agli, ormai neanche più così nuovi, stucchi in commercio che garantiscono una facile pulizia delle fughe. Seppur risolto il problema della pulizia, restano però la questione tecnica  e quella estetica, quest’ultima per il cliente all’apparenza  la più vincolante per la sua scelta.

Le caratteristiche in questione sono dunque in primo luogo la dimensione e il colore.

La dimensione delle fughe dipende dalla volontà di evidenziarle o mimetizzarle quanto più possibile. La prima soluzione è quella di solito più utilizzata in caso di piastrelle tradizionali, come le pavimentazioni in cotto, che prevedono una fuga dai 3mm in su.  Per pavimentazioni dallo stile più contemporaneo, di solito realizzate con piastrelle di grande formato, spesso rettificate, si preferisce l’utilizzo di fughe molto piccole, da 2mm. Si tenga presente che, per una maggiore stabilità del pavimento, le fughe sono comunque necessarie, anche in caso di piastrelle rettificate, perché, seppur di minime dimensioni, garantiscono la corretta dilatazione delle piastrelle.

Parliamo invece del colore. In realtà anche questo dipende dalle stesse scelte estetiche fatte per la dimensione, vale a dire evidenziare o mimetizzare.

Infatti è possibili scegliere delle fughe tono su tono con le piastrelle o con colorazioni in contrasto con esse. Nel primo caso la fuga si mimetizzerà più facilmente, favorendo la sensazione di continuità della superficie. Nel caso invece di fughe a contrasto, a seconda del colore scelto, evidenzieremo il reticolo di fughe con fughe scure su piastrelle chiare, viceversa saranno le piastrelle ad emergere visivamente sulle fughe.

Agli aspetti estetici si accostano ovviamente gli aspetti tecnici, e parlando di aspetti tecnici il primo consiglio che vi preme darvi è AFFIDATEVI AD UN BUON PIASTRELLISTA (come ad esempio il nostro Michele).

A parte questo, in base a quanto previsto dalla norma UNI 11493, le caratteristiche tecniche che influenzano la scelta della fuga sono: il tipo e il formato delle piastrelle, le loro tolleranza dimensionale e il coefficiente di dilatazione dei materiali di cui sono composte; le proprietà meccaniche dei materiali di posa e le caratteristiche meccaniche del supporto; la destinazione d’uso dell’ambiente.

E ORA VI SENTITE PRONTI PER LA FUGA?

 

 

 

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